L’ASCESA DI STAR WARS
QUESTA È LA VIA, DI UNA LEGGENDA CHE SI RINNOVA SEMPRE
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Star Wars è l’equivalente fantastico di Lazzaro.
Nel momento in cui la saga si incarta su se stessa grazie ad una nuova trilogia che ha portato più scontento che consenso, e di conseguenza all’annullamento di nuovi progetti, al veloce declino di miss Kathleen Kennedy , colei che ha avuto l’onore e l’onere di prendere il posto al comando in casaLucasfilm , con tanto di milionario pensionamento del mentore, leggenda e guru George Lucas, una piccola Nuova Speranza ha riportato l’equilibrio tra i fans, raggiungendo di nuovo, picchi di genuino entusiasmo che non si vedevano da eoni.
Una storia di eroi duri ma con il cuore tenero, immersa in un fantawestern devoto alle idee originali del Maestro Lucas, con almeno un paio di personaggi immediatamente memorabili, ed un passo da motore diesel , ma che non ammette repliche.
Dopo una prima serie ben strutturata e ottimamente accolta, The Mandalorian torna dopo un solo anno con un secondo capitolo che ha conquistato definitivamente il cuore dei fan del franchise. Tutto questo grazie alla gestione furba, attenta ed oculata dello showrunner Jon Favreau , attore comico, regista di talento ed uno dei primi fautori del grande approdo dei supereroi Marvel nel mondo del Cinema (per dirne solo uno: Iron Man) , ben coadiuvato da autori e registi di grande valore e soprattutto da mister Dave Filoni , padawan di George Lucas, e mente dietro a grandi serie di animazione come Star Wars : The Clone Wars e Star Wars Rebels, un gentiluomo che sa scrivere storie di SW con la doppia visuale di autore brillante ma anche dal punto di vista del fan più sfegatato.
Questo duo vincente, è riuscito a rendere The Mandalorian, da piccolo esperimento timido e di poche parole (ma molti fatti) a vera a propria ammiraglia e portabandiera di tutto il mondo di Star Wars, trasformando la seconda serie in un vero e proprio evento imperdibile, non soltanto rilanciando il futuro di Din Djarin per almeno una terza ed una quarta stagione, ma lanciando altre imminenti ed eccitanti serie (e film), riportando così in alto questa eterna lotta tra luce e ombra (con qualche piccola sfumatura di grigio).
Chiariamoci, non è tutto oro quello che sembra luccicare, anche se sicuramente abbiamo rilevato tracce di Beskar. Anche la seconda stagione procede con qualche lentezza e difetto di troppo, appoggiandosi su una storia principale molto lineare, che subisce diverse deviazioni che sanno più da “brodo allungato” che da reale interesse, e che si può veramente riassumere in poche parole: “Il Mandaloriano è onorevole ed ha deciso di portare il “Bambino” al sicuro e di trovare dei suoi simili a cui affidarlo, per poi scoprire che ha doni particolari, e quindi cercare l’aiuto di una oppure di un Jedi che possa addestrare la creaturina. Fine”
Certamente, l’assenza quasi ossessiva di trame collaterali rende il tutto abbastanza piatto, ed alcuni episodi non vengono ben valorizzati ed approfonditi, grazie a durate che superano di poco i trenta minuti. Fortunatamente ci sono diverse eccezioni, e la stagione svolta alla grande dopo il quinto capitolo, ma ben altre sono le grandi qualità di questo bis di “The Mandalorian”:
IL MANDALORIANO: dietro all’armatura ed al casco impenetrabile del protagonista, si nasconde un magnifico attore, Pedro Pascal che riesce ad essere emozionante e versatile anche solo usando la sua voce.
GROGU o THE CHILD: occhioni scuri come il cielo stellato e birbante combinaguai, il “Bambino” ha conquistato tutti in pochi minuti, e non soltanto il cuore del Mandaloriano. Un personaggio all’apparenza semplice, ma ricco di sfumature e che secondo me, può ancora crescere.
LE MUSICHE: Ludwig Göransson è riuscito a far dimenticare la mitica fanfara di John Williams, attingendo le sue ispirazioni dalle musiche western ma arricchendole con sonorità intense e sempre emozionanti. Un piccolo capolavoro.
I CONCEPT ARTS: Sorpresa nella sorpresa, i disegni e le prove catturare dagli storyboard degli episodi, che accompagnano i titoli di coda di ognuna delle puntate, sono delle vere e proprie opere d’arte, e vorremmo che non finissero mai!
COMPRIMARI DEGNI DI NOTA: Hanno poco spazio ma riescono a prendersi applausi e momenti di gloria. Parliamo di Kuiil e delle sue frasi risolute, dell’inquietante Cliente che vuole catturare il Bambino, del droide cacciatore IG-11, del leader della Gilda dei cacciatori di taglie Greef Karga, e soprattutto dell’indomabile Cara Dune, tutti nella prima stagione. E si aggiunge successivamente il ritorno dell’ex tiratore imperiale Migs Mayfeld, e potremmo aggiungere altri nomi. Un buon lavoro di cesello con i personaggi secondari, niente da dire.
GUEST STAR DA URLO: Grazie certamente alla creatività di Dave Filoni ed alla volontà di Favreau di prendere spunti e idee dall’universo espanso di SW e dalle serie di animazione, possiamo ammirare, questa volta in carne ed ossa, personaggi già amati dal pubblico, come Bo-Katan Kryze e Ahsoka Tano. Per non parlare del clamoroso ritorno di Boba Fett e le sorprese non sono ancora finite.
UN CATTIVO SENSATO: La nuova trilogia filmica insegna che è veramente difficile confezionare un cattivo dignitoso ma qui bastano poche apparizioni ed un carisma magnetico, per definire Moff Gideon (https://starwars.fandom.com/wiki/Gideon) come un degno villain, che ha una intelligenza finalmente superiore alla media, dotato di una presenza scenica elegante e vagamente inquietante.
FAMIGLIA ED EMOZIONI: Il legame tra Din e Grogu diventa pian piano un rapporto padre-figlio, ed emoziona senza però eccedere in sentimentalismi stucchevoli, facendo da potentissimo collante a tutte le azioni dei nostri protagonisti. E’ tutto molto reale e credibile, al contrario dei rapporti posticci e superficiali di altri personaggi in altri film recenti di Star Wars…
UN FINALE PERFETTO: Favreau e Filoni sanno cosa i fans vogliono e conoscono alla perfezione il mondo creato da George Lucas. Testimonianza di questo è l’episodio conclusivo della seconda stagione, quarantaquattro minuti di tensioni ed emozioni continue, che culminano in una decina minuti finali “da apnea” e che tengono in sospeso ogni amante di SW. Cuore che batte a mille e lacrime di gioia per questo ennesimo grande ritorno.
Ed è soltanto l’inizio, mentre alcune voci parlano anche di voler rinnegare e cancellare l’ultima trilogia filmica, riportando tutto alla narrazione scandita da The Mandalorian, per quella che sarebbe una suprema rivincita di George Lucas.
Succederà davvero? Ne riparleremo presto, intanto, “Che la Forza sia con Voi!”
Antonino Blesi